The Cide, così poco italiano, così poco indie

20 novembre 2015
The Cide, così poco italiano, così poco indie

Sabato scorso (14 novembre) al cinema Adriano ho avuto modo di assistere alla prima dell’episodio pilota dell’adattamento televisivo di The Cide, prodotto da Videns Pictures e Kahuna Film e presentato fuori concorso al Roma Fiction Fest 2015, nella sezione Italian Indie.

Ora io so di non essere un addetto ai lavori e so di non avere un occhio sufficientemente critico per valutare la qualità di un prodotto del genere. So anche di essere di parte, perché è stato realizzato da miei amici (i ragazzi di Videns), perché ho potuto seguire l’evoluzione del progetto fin dall’inizio e perché ho partecipato alla realizzazione del web comic cui è ispirato. Nonostante questo, però, sono anche un utilizzatore finale, un fan delle serie tv, allergico agli artistoidi con la sciarpa e la pipa.

E da utilizzatore finale dico che quello che ho visto è stato una gran figata. Sarà stata l’emozione della prima o l’effetto del grande schermo, fatto sta che pur essendo stato presentato nella sezione Italian Indie, di “italian” e di “indie” ho visto, fortunatamente, molto poco.

Non me ne vogliano i fan delle fiction nostrane. Capisco che siate affezionati allo stile occhi-del-cuore, ma il panorama è cambiato parecchio negli ultimi 10 anni e l’asticella non è mai stata così alta. Le nuove generazioni sono cresciute a pane e HBO. Per quanto ne sanno, “Raiuno” potrebbe essere il nome di un reality su Carlo Conti. Da questo punto di vista The Cide è ben lontano da un classico prodotto italiano: ha una trama finalmente con un po’ di suspence, un’ambientazione originale e coraggiosa. Ha gli effetti speciali! Avete presente? Gli effetti speciali!

Allo stesso modo spero di non offendere l’ambiente indie, ma sono uno che tende ad associare questo aggettivo a prodotti volutamente incomprensibili, forzatamente artistici e, di conseguenza, completamente fini a se stessi. Personalmente credo che la sperimentazione non possa essere un alibi che ti esenti dal realizzare qualcosa che possa piacere al grande pubblico. The Cide al contrario, pur essendo realmente un prodotto indipendente e con tanti elementi innovativi, almeno per l’Italia, mi è sembrato già pensato per una platea più ampia. Un pregio non da poco.

Non sto dicendo di aver visto un prodotto perfetto. Di sicuro però è un prodotto valido. I diversi minuti di applausi a fine proiezione lo dimostrano. È il migliore biglietto da visita che ci si potesse aspettare per una produzione indipendente e spero proprio di poter vedere il resto della serie seduto comodamente sul divano di casa mia.